Disturbi dell’umore
I disturbi dell’umore sono una sindrome psicopatologica caratterizzata da un’eccessiva alterazione del tono dell’umore e da sintomi psicologici e organici che hanno conseguenze negative sul funzionamento quotidiano di chi ne soffre.
Per porre una diagnosi di disturbo dell’umore è necessario che il soggetto riferisca di provare sintomi ascrivibili alla sfera dei disturbi dell’ umore che il disturbo in questione abbia una pervasività e una durata tali da interferire sulle normali attività quotidiane e da compromettere il funzionamento in vari ambiti di vita della persona come quello sociale, lavorativo e o relazionale.

Nel DSM V ( Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) i disturbi dell’umore sono stati divisi in due categorie: disturbi depressivi e disturbi bipolari.
I disturbi depressivi riguardano l’area dei disturbi dell’umore in cui l’umore presenta una sola polarità cioè quella depressiva e comprendono il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente, il disturbo depressivo maggiore, il disturbo depressivo persistente e per la prima volta anche il disturbo disforico premestruale.
I disturbi depressivi sono caratterizzati dalla presenza di umore depresso unito a sentimenti di profonda tristezza e colpa, disturbi del sonno, tendenza all’isolamento, apatia con perdita di interesse e di piacere verso attività che prima erano motivo di divertimento o svago, perdita o aumento di peso e una sensazione profonda che nulla abbia più valore o significato.Talvolta possono essere presenti pensieri suicidari.
Per quanto riguarda i disturbi bipolari ciò che li contraddistingue è l’alternarsi di episodi maniacali o ipomaniacali in cui l’umore è euforico e espanso ad episodi depressivi in cui l’umore si abbassa in modo repentino e ricade nella fase down in cui prevalgono mancanza di energie, anedonia eccetera. Spesso soprattutto all’inizio della presa in carico si utilizza un approccio integrato tra farmacoterapia e psicoterapia per aiutare chi soffre di un disturbo dell’umore a trovare delle strategie utili a gestire la sofferenza e superarla, altre volte comunque (nei casi meno gravi) la sola psicoterapia è sufficiente.
In entrambe i disturbi la psicoterapia si avvale di numerosi strumenti tra cui la psicoeducazione che ha come scopo quello di fornire ai clienti informazioni generali sul disturbo e di insegnare loro a riconoscere i sintomi prodromici di ricaduta per evitare il progressivo avanzamento della sintomatologia fino alla fase acuta.
Molti studi hanno dimostrato infatti che riconoscere i segni e i sintomi prodromici di un episodio depressivo o maniacale in tempo è un fattore protettivo che spesso diminuisce il rischio di ricaduta.
Bibliografia:
American Psychiatric Association: Diagnostic and statistical manual of mental disorsers (5th edition). Arlington VA: American Psychiatric Publishing, 2013. Edizione italiana: American Psychiatric Association, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Raffaello Cortina Editori 2014.